Io resto a casa ma...

la terapia anti COVID per l’edificio malato

FASE 1

di Egidio Raimondi

Lo slogan Io resto a casa ci offre l’occasione per chiederci quanto le nostre case siano vivibili e, perché no, sicure, visto che trascorriamo tra l’80 e il 90% della nostra vita in ambienti chiusi.

Queste pillole hanno l’intento di aiutare a valutare la qualità ambientale degli spazi in cui viviamo e migliorarli con piccole semplici azioni. Una piccola cura per ridurre alcuni dei sintomi dell’edificio malato che potrebbe richiedere terapie più importanti, radicali e impegnative, diciamo chirurgiche!

Pillola n.1 - Ricambio dell'aria

È importante garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti, perché nei nostri edifici si producono e si annidano molte sostanze nocive che rendono l’aria spesso peggiore di quella esterna da cui ci si difende tenendo serrate le finestre.

come farlo ogni giorno correttamente?

  • aprire le finestre e le porte per non più di 10 minuti, in particolare in inverno, per non disperdere il calore;
  • aprire preferibilmente quelle su zone meno inquinate, ad esempio dal traffico, e non nelle ore di punta, meglio la mattina presto;
  • non aprire la porta del bagno dopo aver fatto la doccia, perché l’umidità potrebbe invadere le altre zone della casa;
  • aprire la finestra dopo aver fatto la doccia, perché è bene che il vapore fuoriesca unicamente da lì;
  • il tasso di umidità in casa non dovrebbe superare il 55% e potete tenerlo sotto controllo mediante un igrometro, se non avete già un impianto di climatizzazione che se ne occupa.

Pillola n.2 - Pulizia degli ambienti

Sembra paradossale ma la maggior parte dei prodotti di uso comune contengono sostanze chimiche nocive o pericolose che, liberate in ambiente, vengono in contatto con le persone per inalazione o per contatto diretto con mani e/o altre parti del corpo. Particolare attenzione va riservata ai soggetti più fragili, come i bambini, gli immunodepressi, gli anziani…

Quali sono i prodotti e le sostanze più pericolose presenti nei prodotti per la pulizia ?

Candeggina, Ammoniaca, Borace, Soda caustica, Acido muriatico, Formaldeide, Composti di ammonio quaternario, Etanoloammine, Toluene, Profumi e deodoranti per ambienti.

Quali sono i comportamenti corretti ?

  • prima di utilizzare i prodotti leggere attentamente le istruzioni e rispettare i dosaggi raccomandati, facendo attenzione ai simboli di pericolo sulle confezioni;
  • usare preferibilmente prodotti ecologici e bio compatibili, privi di sostanze chimiche nocive;
  • usare sistemi ad alta temperatura piuttosto che la chimica di sintesi;
  • usare acqua e sapone e/o alcool etilico al 75% e/o ipoclorito di sodio al 10%. Comunque usare guanti e dispositivi di protezione individuali;
  • non miscelare i prodotti per la pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina e ammoniaca, con altri prodotti;
  • sia durante che dopo la pulizia o la sanificazione arieggiare adeguatamente gli ambienti.

Pillola n.3 - Elettrosmog

Nelle nostre case conviviamo con una lunga lista di dispositivi che emettono radiazioni elettromagnetiche: oltre agli smartphone e ai tablet abbiamo modem WiFi, telefoni cordless, forni a microonde, piani di cottura a induzione, rasoi elettrici, asciugacapelli…

Ognuno di essi ha emissioni conformi alle vigenti normative ma l’effetto dovuto all’uso combinato di essi non può essere previsto da alcuna legge e quindi è opportuno adottare alcuni accorgimenti.

  • dal forno a microonde (alta frequenza) le emissioni avvengono dalla parte frontale e quindi è opportuno non sostare davanti all’apparecchio in funzione e controllare che la chiusura e le guarnizioni siano in buono stato;
  • il piano cottura a induzione (media frequenza) funziona creando campi magnetici che vengono trasmessi al fondo delle pentole inducendo un effetto termico ma, una parte di queste radiazioni non viene assorbita dalle pentole e quindi è preferibile usare le piastre posteriori e tenersi ad una certa distanza dal piano cottura (almeno 10 cm);
  • l’intensità del campo magnetico si riduce con il quadrato della distanza e quindi per modem WiFi e telefoni cordless (alta frequenza) già ad un metro di distanza è più basso. É preferibile quindi non tenerli sul comodino e comunque tenerli lontani da zone in cui le persone sostano a lungo, e spegnere il modem di notte;
  • i telefoni cellulari (alta frequenza) vanno tenuti lontani dalla testa e quindi usare auricolari o viva voce, preferire una linea fissa se possibile, mettere in modalità aereo durante la notte o lasciarlo in un’altra stanza, evitare l’uso in auto perché nel chiuso dell’abitacolo si concentra una grande quantità di radiazioni, dato che il telefono deve utilizzare la massima potenza per rimanere agganciato alla linea.

Pillola n.4 - Virus e inquinamento

Molti hanno notato la corrispondenza tra le aree maggiormente colpite dal virus e i livelli di inquinamento dell’aria in quelle stesse aree. Il prof. Ernesto Burgio sostiene che, benché ad oggi non ci sia evidenza di una diretta correlazione tra inquinamento e virus, si può ipotizzare che esista un effetto sulle persone che contraggono il virus.

n pratica chi vive in quelle aree è soggetto da anni a fattori inquinanti importanti e si trova ad avere organi esposti, come i polmoni, a particolato ultrafine metalli pesanti e altri inquinanti, risultando più vulnerabili agli effetti del virus poiché presentano una reattività immuno-infiammatoria particolarmente alterata.

Insomma l’inquinamento non agisce sul virus ma sull’organismo che lo ospita.

Nelle immagini che ormai girano sul web si vede come sia migliorata l’aria nelle zone maggiormante colpite, anche in un solo giorno di lock down!

Pillola n.5 - Inquinanti indoor

Le sostanze che possono alterare in peggio la qualità dell’aria in ambienti chiusi sono numerosissime, spesso inaspettate e di varia natura.

Sostanzialmente possono essere di origine biologica, cioè legata agli occupanti  “viventi” dello spazio (persone, animali e piante), oppure di tipo strutturale legati ai materiali da costruzione con cui sono stati realizzati gli ambienti (finiture e impianti), o ancora legati all’uso degli ambienti, come nel caso dei processi di combustione per la cottura dei cibi, dei prodotti per le pulizie, dell’uso degli elettrodomestici o dei dispositivi elettronici per telecomunicazioni.

Cercherò di affrontarli singolarmente nelle pillole che seguono, in questi giorni, in modo che ciascuno possa sfruttare l’opportunità dello stare a casa per analizzare la propria situazione abitativa e valutare le opportune modifiche migliorative.

Pillola n.6 - Contaminanti di origine biologica

Il corpo umano e gli animali domestici possono emettere composti chimici, i bioeffluenti, che generalmente non raggiungono concentrazioni dannose per la salute. Ma il sovraffollamento, in assenza di adeguata ventilazione, può portare alla percezione sgradevole dell’aria e a concentrazioni di CO2 che ne peggiorano la qualità, rendendola “viziata”.

Altri contaminanti biologici derivano dalla desquamazione della pelle e dall’emissione di micro goccioline di saliva con il parlare, la respirazione, la tosse e lo starnuto… che rimangono sospese in aria per un certo tempo e possono veicolare agenti infettivi di varia tipologia. Anche gli animali domestici contribuiscono con perdita di pelo, forfora, saliva, urina…. oltre a tutto quello che raccolgono all’esterno e portano in casa, non avendo le scarpe!

Leggi gli articoli della serie:

Egidio Raimondi, Green Your Mood!