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COVID-19 Seconda Ondata: L’attesa attiva

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COVID-19 SECONDA ONDATA

L’attesa attiva

di Armando Sarti

Mi è stato chiesto di fare una riflessione su questi tempi nel corso della seconda ondata della pandemia. Sabato 28 Novembre u.s. ho quindi fatto una presentazione web su invito di Andrea Battiata, rivolta al gruppo degli amici di Orto Bioattivo, portando l’attenzione su come si possa tirare fuori qualcosa di buono da questo periodo contrassegnato dall’attesa. Di vaccini si parla costantemente. Si parla invece poco o niente su come sia possibile rafforzare le proprie difese immunitarie. Parlare di prevenzione per rafforzare la risposta individuale nei confronti delle infezioni è più che mai auspicabile per informare la popolazione sulle armi a nostra disposizione e diffondere messaggi positivi che vadano oltre alle raccomandazioni igieniche di base e di distanziamento.

È possibile che alcuni, fra i tanti vaccini in corso di sperimentazione, possano rappresentare una risorsa importante per fronteggiare la pandemia, ma non sono, e non saranno per molti mesi, disponibili su larga scala per chiunque voglia vaccinarsi. Inoltre i dati sull’efficacia e sulla sicurezza pubblicati sulle riviste scientifiche più autorevoli non sono ancora definitivi.  In ogni caso, sappiamo ancora poco su questo coronavirus per ipotizzare come evolverà l’interazione con l’essere umano e sfortunatamente, in questo mondo maltrattato da noi stessi, ci sono tanti altri virus che dagli animali possono facilmente fare il salto di specie (spill over) e infettare gli umani, con il rischio di nuove pandemie.

Questa sensazione di attesa forzata può rappresentare uno stimolo e un’occasione da non perdere per una revisione del proprio stile di vita per prevenire le infezioni, o per limitare l’evoluzione nelle forme più gravi della malattia per chi s’infetterà, oppure ancora per rimettersi in forma nella fase di convalescenza, per chi ha già subito gli effetti del virus.

In questo sito, blog di alimentazione e benessere, ci sono già molti spunti sui vari aspetti di prevenzione. Di seguito alcune brevi note su alcuni temi trattati nella presentazione web.

  1. Come seguire le raccomandazioni è ben noto, ma non è tuttora praticato da tutti ed è bene ricordarlo.
  2. L’alimentazione è alla base del nostro benessere fisico e mentale e risulta cruciale anche per rafforzare il sistema immunitario e prevenire le infezioni, Covid-19 compreso. Cosa noi mettiamo in bocca influisce sulle nostre difese biologiche sia direttamente che tramite l’attività del microbiota del tratto digerente, cioè l’insieme della popolazione microbica che alberga nell’intestino, che risulta determinante per regolare lo stato infiammatorio dell’organismo. L’eccesso di alimentazione e la cattiva qualità dell’alimentazione (eccesso di alimenti di origine animale, il cibo industriale delle multinazionali impregnato di sale, zucchero e grassi nocivi) infiamma tutto l’organismo e facilità la suscettibilità e la gravità delle infezioni. Al contrario, un’alimentazione prevalentemente vegetale, stagionale, biologica e il più possibile a Km zero, con un po’ di pesce azzurro e grassi benefici (soprattutto l’olio extravergine d’oliva) rafforza le nostre difese, mantiene la funzione dei nostri organi e risulta cruciale anche per ridurre l’inquinamento e il riscaldamento globale, promuovendo così la sostenibilità ambientale.
  3. Anche l’attività fisica gioca un ruolo essenziale per mantenersi sani, per migliorare l’umore e per resistere alle infezioni. Non si tratta di sfinirsi in palestra, per altro non fattibile al momento. Alle attuali limitazioni imposte si può reagire mantenendo il nostro corpo in movimento con passeggiate e bicicletta e anche in casa, evitando lunghe soste davanti alla TV o al computer, utilizzando la cyclette e cicli regolari di ginnastica facilmente disponibili e gratuiti. Essenziale anche utilizzare ogni occasione per muoversi, le scale al posto dell’ascensore ad esempio.
  4. Come accennato sia la buona alimentazione che l’esercizio fisico agiscono positivamente sul nostro umore. Ogni tecnica di rilassamento, spesso basata sulla respirazione, come la meditazione, lo yoga e il tai chi, abbassa il livello di stress e favorisce la funzione immunitaria. Un favorevole effetto anti stress si ha comunque dedicando del tempo a sé stessi facendo quello che più ci piace fare, come ascoltare musica, leggere, parlare con le persone care e con gli amici, fare l’amore e qualsiasi cosa ci faccia stare bene.
  5. Fra le cose che ci fanno stare bene non possiamo dimenticare che anche fare del bene agli altri produce effetti benefici in noi stessi. In questi tempi difficili un aiuto concreto o anche solo l’attenzione empatica, rivolta a chi è più in difficoltà, possono risultare davvero importanti.

Questo tempo “sospeso” di attesa può essere speso per ripensare le proprie abitudini e il proprio stile di vita e per pianificare con determinazione un progetto di revisione a tutto campo su tanti aspetti della vita quotidiana, a tutto vantaggio della propria salute, del benessere di tutti e del mondo in cui viviamo.

già direttore, Dipartimento d’Emergenza e Terapia Intensiva Azienda Sanitaria di Firenze

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