Ecologist Italia, in difesa della “Casa Comune”
Ecologist è il più importante giornale di ecologia a livello mondiale. Una quindicina di anni fa Teddy Goldsmith affidò a Giannozzo Pucci (LEF Firenze) l’edizione italiana. Da allora abbiamo pubblicato una quindicina di numeri in forma di monografie su temi di ecologia in senso lato. In quegli anni si parlava di ecologia profonda e anche oggi Ecologia non può che significare difesa della madre terra, della Pacha mama ferita-quasi-a-morte, della “Casa comune” della Laudato sì.
L’antropocene ha creato profonda disarmonia tra le dimensioni bio-psico-sociali dell’essere umano, minando profondamente la Salute e pregiudicando l’esistenza delle generazioni future.
La complessità dell’attuale crisi richiede nuovi modelli di interconnessione, in grado di promuovere interventi efficaci.
È per questo motivo che abbiamo sentito l’esigenza di chiamare a raccolta biologi e medici, fisici e chimici, ecologi e sociologi, geologi, architetti e urbanisti, neuroscienziati e teologi, giuristi, sociologi, economisti e psicologi.. associazioni, comitati in difesa del territorio e cittadini comuni: tutti coloro insomma che hanno competenza ed esperienza in questo campo e che hanno a cuore il destino della “Casa comune”.
In quest’ottica cercheremo di dar vita a un movimento/coordinamento nazionale ecologista (metapolitico, transculturale, interdisciplinare..) che divenga punto di collegamento e riferimento per i tanti (soprattutto giovani e giovanissimi) che non sanno in questi tempi cupi a chi rivolgersi.
In questo primo zoom meeting tenutosi il 26 aprile alle ore 18 abbiamo proposto le coordinate del progetto al quale vi chiediamo di aderire come soggetti attivi, propositivi e direttamente e concretamente impegnati.