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Covid 19: Dott. Burgio: La medicina territoriale non è ancora stata rafforzata abbastanza

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La medicina territoriale non è ancora stata rafforzata abbastanza.

Covid 19: Dott. Burgio “La medicina territoriale non è ancora stata rafforzata abbastanza: Tracciamento, corridoi alternativi e diagnosi precocissima”.

Per affrontare un possibile aumento dei contagi nel nostro paese non si sta facendo tutto il possibile.
È il parere del dott. Ernesto Burgio, medico, esperto di epigenetica e biologia molecolare: “Serve sviluppare due strategie, che sono tipiche del territorio:
1) tracciare, quando si hanno piccoli cluster, i contatti antecedenti, quindi isolare subito i casi e i loro contatti;
2) creare corridoi alternativi che significa, e questo non è stato fatto, evitare che il virus dilaghi negli ospedali e negli altri luoghi di cura.
Inoltre servono strumenti di diagnosi precocissima, per esempio sulla saliva, anche se possono essere meno certi come risultati.”

Ma cosa si intende per corridoi alternativi e come crearli?

Per il Dott. Burgio in momenti di crisi “si può immaginare che possano essere usati gli ospedali militari che sono sottoutilizzati e che potrebbero diventare luoghi di triage, dove convogliare i casi sospetti invece che finiscano nei pronto soccorso”

Nell’intervista integrale abbiamo anche chiesto al dott Burgio se il virus ha subito variazioni e a che punto si è con il vaccino ed i farmaci specifici.

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