Le nostre azioni sono volte a recuperare, quindi, valori, parole, processi, tecniche, modelli, persone, aziende per evitare che precipitino nell’oblio o che vengano ricoperte dalle scorie di una politica disattenta o da crudeli economie basate sul mero profitto. Ciò presuppone la volontà di mettersi in viaggio verso la Terra dopo aver messo in discussione l’uomo e la sua arroganza.
All’inizio del cammino ci si accorge subito che lo spazio a disposizione è stato ristretto dall’intervento cieco dell’essere umano, è stato consumato, lasciando che la biodiversità venisse profondamente erosa. E allora, prima di continuare, ci si deve soffermare per recuperarla, ripescare geni a rischio di estinzione, germoplasma alla deriva e capire cosa ci rimane ancora. Diventiamo per forza e naturalmente dei Custodi.”