Il caldo si combatte anche a tavola!

di Armando Sarti

L’organismo umano ha sistemi di termoregolazione molto efficienti. Al giorno d’oggi però sembra che non si riesca più a sopportare né il caldo intenso né il freddo pungente. La refrigerazione dell’aria, così come il riscaldamento degli ambienti, pone seri problemi di inquinamento dell’aria e sostenibilità ambientale. Per questo è necessario utilizzare il condizionamento della temperatura ambientale, se proprio non se ne può fare a meno, con molta parsimonia.

Un contributo importante per tollerare meglio la calura estiva è rappresentato dalla giusta alimentazione, seguendo alcuni semplici consigli.

  • Mangiare di meno, cioè assumere meno calorie riducendo le porzioni ad ogni pasto. Anche la riduzione delle quantità di 1/4 o 1/3 rispetto agli abituali consumi produce un risultato significativo. Da evitare del tutto le abbuffate di carni, salumi e formaggi stagionati sotto forma di grigliate o fritture. Privilegiare il pesce azzurro cucinato semplicemente, insaporito con prezzemolo e limone ed eventualmente le carni bianche (pollo o tacchino). Un solo piatto a pranzo e cena, un primo o un secondo, con verdure abbondanti è l’ideale.
 
  • Non consumare cibi caldi o riscaldati. Meglio le pietanze crude, sotto forma di insalate da tenere in frigorifero e consumare poi dopo qualche minuto. Anche minestre, consumate fredde, di verdure di stagione (peperoni, radicchio, zucchine, melanzane). Mantenere l’acqua e le bevande fredde, aggiungendo eventualmente cubetti di ghiaccio per evitare il riscaldamento progressivo causato dall’ambiente.
  • Privilegiare verdure crude in insalate o appena scottate e lasciate raffreddare e frutta di stagione, evitando fritti, sughi e piatti elaborati ottenuti da cotture prolungate con largo utilizzo di grassi. L’olio extravergine d’oliva rappresenta il grasso migliore da utilizzare a crudo per favorire la digeribilità. Più la digestione è facile e pronta meglio funzionano i meccanismi di termoregolazione.
  • Bere di più. Difficile dire quanto di più dato che dipende dalla sudorazione e altri molteplici fattori, comunque di più di quanto siamo abituati a bere. Acqua, infusi e tisane fredde, ma non ghiacciati. Non consumare bibite zuccherate. Fare a meno anche dei liquori, superalcolici e amari. Per avere dell’adeguatezza dell’idratazione è sufficiente controllare il colore della propria urina. Deve risultare acquosa, o di colore chiaro, non carico. Prima, durante e dopo l’attività fisica è bene bere spesso a piccoli sorsi. anche se non si avverte il bisogno.
  • Evitare o ridurre l’apporto di alcol, solo un mezzo bicchiere di vino ai pasti principali.
  • Non eccedere con il caffè, al massimo una tazzina a colazione e una dopo pranzo.
  • Alcuni alimenti risultano particolarmente favorevoli per combattere il caldo. Sono i vegetali ricchi di antiossidanti, vitamine, acqua e sali minerali, come il potassio e il magnesio. Fra questi i cetrioli, le zucchine, la lattuga, i pomodori, il sedano e le carote. La menta utilizzata in foglie fresche per insaporire le pietanze o nelle infusioni a freddo ha attività rinfrescante. Fra i frutti sono particolarmente indicati l’anguria, il melone e le pesche, da consumare dopo refrigerazione.

Armando Sarti, Medico

già direttore, Dipartimento d’Emergenza e Terapia Intensiva Azienda Sanitaria di Firenze